«Il mestiere di scrivere». Letteratura femminile in Italia. Dal dopoguerra agli anni Sessanta.


Lingua:Italiano Destinatari:Gli incontri sono pubblici, aperti a tutti gli interessati Luogo:Università di San Gallo, aula 09-110 (edificio della Biblioteca) Regione:SG Durata:Periodo Data di inizio:mercoledì 19 settembre 2018 Data di fine:mercoledì 24 ottobre 2018 Organizzatore:Università di San Gallo Relatori/relatrici:Dr. Giulia Fanfani, RIcercatrice alla Cattedra di Cultura e Società italiana, Università di San Gallo
Descrizione

Una serie di sei incontri dedicati alle scrittrici che si sono imposte sulla scena letteraria nella seconda metà del 900: Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Fausta Cialente, Anna Banti e molte altre per ripercorrere attraverso le loro pagine e le loro vite uno dei periodi più ricchi della recente storia d'Italia.

Mercoledì, 18.15 - 19.45, Università di San Gallo, Aula 09-110
19.9., 26.9, 3.10, 10.10, 17.10, 24.10.2018


Ulteriori informazioni

La seconda metà del 900 è un periodo denso di mutamenti socio-politici che segnano le nuove generazioni di scrittrici. Con la fine del Fascismo per le donne in Italia cambiano molte cose: nel 1946 hanno finalmente il diritto di voto, e sono protagoniste nella ricostruzione postbellica e del rapido sviluppo economico. Incominciano ad assumere nuovi ruoli: non più solo mogli, madri o amanti, ma impegnate, in modo sempre più autonomo, nel lavoro, nella vita culturale, nella politica. Questa prima reale emancipazione si riflette anche nel lavoro letterario. Le autrici si trovano confrontate con nuovi problemi e nuove forme di scrittura. Ne risulta un quadro variopinto, pieno di figure di grande rilievo. Alcune scrittrici scelgono di raccontare le ferite della storia attraverso il proprio punto di vista: è il caso di Elsa Morante che nel romanzo La Storia (1974) racconta la Roma della seconda guerra mondiale. Ma anche Joyce Lussu in Fronti e frontiere (1946) e Renata Viganò in Agnese va a morire (1949) descrivono la loro esperienza durante la guerra di liberazione. Altre riflettono sui piccoli e grandi mutamenti della vita femminile, talvolta attraverso scritture autobiografiche. Parleremo quindi di libri come Lettera all’editore (1945) e La sparviera (1956) di Gianna Manzini; Nascita e morte della massaia (1945) di Paola Masino; La strada che va in città (1942) e Lessico familiare (1963) di Natalia Ginzburg; Dalla parte di lei (1949) e Quaderno proibito (1952) di Alba de Céspedes; Cortile e Cleopatra (1936) e Ballata levantina (1961) di Fausta Cialente.


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Documenti


Locandina_Lezione_pubblica_set_18.pdf
PDF 447,2 KB

Creato da Giulia Fanfani, Martedì 11 Settembre 2018

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