«Il mestiere di scrivere». Letteratura femminile in Italia. Dal dopoguerra agli anni Sessanta.
Una serie di sei incontri dedicati alle scrittrici che si sono imposte sulla scena letteraria nella seconda metà del 900: Elsa Morante, Natalia Ginzburg, Fausta Cialente, Anna Banti e molte altre per ripercorrere attraverso le loro pagine e le loro vite uno dei periodi più ricchi della recente storia d'Italia.
Mercoledì, 18.15 - 19.45, Università di San Gallo, Aula 09-110
19.9., 26.9, 3.10, 10.10, 17.10, 24.10.2018
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La seconda metà del 900 è un periodo denso di mutamenti socio-politici che segnano le nuove generazioni di scrittrici. Con la fine del Fascismo per le donne in Italia cambiano molte cose: nel 1946 hanno finalmente il diritto di voto, e sono protagoniste nella ricostruzione postbellica e del rapido sviluppo economico. Incominciano ad assumere nuovi ruoli: non più solo mogli, madri o amanti, ma impegnate, in modo sempre più autonomo, nel lavoro, nella vita culturale, nella politica. Questa prima reale emancipazione si riflette anche nel lavoro letterario. Le autrici si trovano confrontate con nuovi problemi e nuove forme di scrittura. Ne risulta un quadro variopinto, pieno di figure di grande rilievo. Alcune scrittrici scelgono di raccontare le ferite della storia attraverso il proprio punto di vista: è il caso di Elsa Morante che nel romanzo La Storia (1974) racconta la Roma della seconda guerra mondiale. Ma anche Joyce Lussu in Fronti e frontiere (1946) e Renata Viganò in Agnese va a morire (1949) descrivono la loro esperienza durante la guerra di liberazione. Altre riflettono sui piccoli e grandi mutamenti della vita femminile, talvolta attraverso scritture autobiografiche. Parleremo quindi di libri come Lettera all’editore (1945) e La sparviera (1956) di Gianna Manzini; Nascita e morte della massaia (1945) di Paola Masino; La strada che va in città (1942) e Lessico familiare (1963) di Natalia Ginzburg; Dalla parte di lei (1949) e Quaderno proibito (1952) di Alba de Céspedes; Cortile e Cleopatra (1936) e Ballata levantina (1961) di Fausta Cialente.
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